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È inverno. Già sei depresso perché è freddo, le giornate sono grigie e buie e piove. A peggiorare l’umore ci si mette anche il bucato, l’hai appena tolto dallo stendino ma puzza peggio di un cane che è stato tutto il pomeriggio sotto la pioggia (almeno a lui la pioggia piace). Ora, la frustrazione è tanta, perché hai passato mesi per capire come usare la lavatrice in modo impeccabile. Hai imparato a tue spese che basta un calzino blu per colorare di celestino tutte le magliette bianche e da allora il tuo salvavita sono quei magici foglietti acchiappa colore che vendono al supermercato. Hai da poco scoperto che se la lavatrice ha un programma “lana” c’è un perché e che le etichette con le indicazioni di lavaggio sul maglione di cachemire possono salvarlo da un restringimento certo. Insomma, la lavatrice da qualche tempo è tua amica e non ti costringe a sostituire il tuo guardaroba ogni due settimane. Ma l’inverno è arrivato e di colpo la tua bravura con il bucato viene messa alla prova, perché dopo tutta la fatica fatta, dopo aver tolto anche le macchie più difficili senza danni ai vestiti, ecco che una volta asciutti questi puzzano, a volte in modo plateale, a volte di quell’odore subdolo che senti solo quando te li rimetti addosso.

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