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Come pulire le piastrelle della cucina

Consigli e accorgimenti su come pulire le piastrelle della cucina

Il risultato perfetto della pulizia delle piastrelle della cucina consiste anche nel togliere le incrostazioni dalle fughe tra una piastrella e l’altra

Pulire le piastrelle della cucina è un lavoro lungo, ma proprio per la caratteristica della piastrella, di facile esecuzione. Nonostante ciò, è bene ricordare la notevole differenza tra “dare una passata alle piastrelle” e pulirle in modo impeccabile, includendo anche la pulizia delle fughe. La questione si fa più spinosa per coloro che possiedono un vano cucina molto grande. Come già accennato, la differenza tra un lavoro ben fatto e uno mediocre la fa la pulizia delle fughe tra una piastrella e l’altra. Non bisognerebbe mai lasciar trascorrere troppo tempo per dedicarsi a questo tipo di operazione, perché si rischia di impiegare notevolmente più tempo e fatica. Nel caso le fughe fossero molto sporche, il primo passo da fare, è rimuovere con una spazzola dalla superficie tutti i residui incrostati. A questo punto versate dell’acqua tiepida in una bacinella, aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato e un quarto di acqua ossigenata. Passate la sostanza cremosa su tutte le parti da trattare e lasciate agire per una decina di minuti. Puoi rimuovete tutto lo sporco. Una volta terminata la pulizia delle fughe, riempiete la bacinella di acqua calda, versate un bicchiere di aceto di vino bianco per ogni litro di acqua, aggiungete un cucchiaio da cucina di bicarbonato e per dare un gradevole profumo mettete qualche goccia di essenza non oleosa. Prendete un panno, inumiditelo, e passatelo sulle piastrelle a muro, poi asciugate con uno strofinaccio morbido. Le fughe si possono pulire anche usando un composto con fecola di patate Se ritenete che sia un lavoro troppo lungo da eseguire rivolgetevi a EasyFeel, i professionisti del pulito. Basta un clic per ricevere un preventivo.

Rossella Biasion

https://www.youtube.com/watch?v=IlxuMVaWwrs

Come lavare il raso

Un tessuto che merita attenzione: il raso.

Alcuni consigli per pulire tessuti delicati come il raso.

Il raso è un tessuto molto delicato. Se vi angoscia qualche macchia su questo tipo di tessuto non andate in panico! Il raso si può lavare. Ecco alcuni consigli su come lavare il raso. I prodotti e le tecniche da utilizzare sono chiaramente diversi da quelli normali, perché il raso è lucido e tende a scolorirsi facilmente se non si usano prodotti e procedure adeguate. Gli elementi ideali e necessari per lavare il raso senza scolorirlo sono: detersivo, ovviamente acqua e una bacinella, una spazzola, del sapone giallo grattugiato, un panno bianco e un ferro da stiro. Il sapone giallo è importante perché non contiene additivi chimici e non c’è il rischio di sbiadire il tessuto di raso da lavare. Esso va versato nella bacinella di acqua fredda assieme al detersivo, poi mettete il capo di raso da lavare nella bacinella dove dovrà essere lasciato in ammollo per dieci minuti. Se rivoltate il capo lo lavate sia dentro che fuori, poi con le mani frizionate la schiuma, dopodiché estraete pure il panno dalla bacinella e sciacquatelo con acqua fredda per togliere la schiuma. Per asciugarlo è consigliato usare un panno bianco che filtri i raggi del sole la cui esposizione diretta potrebbe far scolorire il raso. Dopodiché il capo va stirato. Se il capo di raso presenta una singola macchietta si può anche usare il lavaggio a secco, preparando manualmente una soluzione con acqua e detersivi per capi delicati e strofinando manualmente la macchia. Dopodiché rimuovete la schiuma con la spazzola. Se invece volete rivolgervi a degli specialisti EasyFeel è la soluzione che fa per voi, perché mette a disposizione personale qualificato, prezzi convenienti, massima disponibilità di orari. EasyFeel per la pulizia di case e uffici è disponibile anche per chiamate last minute.

Tommaso De Beni

Come pulire un terrazzo in gres

Alcuni consigli su come pulire alla perfezione un terrazzo in gres.

Esistono diversi tipi di gres, scegliete la soluzione migliore per valorizzare al meglio il pavimento del vostro terrazzo.

Avere un bel terrazzo in gres è il sogno di molti. Quel pavimento formato in parte da argilla e sabbia, grezzo o porcellanato, se tenuto pulito fa sempre un gran figurone. E allora come pulire un terrazzo in gres senza disperdere troppe energie e tempo? Chi preferisce investire il proprio tempo in altre risporse, può rivolgersi alla EasyFeel specializzata nella pulizia di case, condomini e uffici. Se siete invece amanti del fai da te, vi suggeriamo alcuni consigli per pulire in modo esemplare il vostro terrazzo in gres.

Per rimuovere le macchie da un gres lucido, è consigliabile usare comuni detergenti che contengano solventi. Lo sporco sul gres trattato con cera, può essere rimosso anche con il bicarbonato di sodio. Grazie alla sua delicata azione abrasiva, a fine pulizia potrete ottenere un pavimento pulito senza intaccarne la lucidità o rovinarlo. Ci sono pavimenti in gres rivestiti da pellicole protettive. Se questo è il caso del vostro terrazzo, fate bene attenzione a non eliminare la pellicola durante l’operazione di pulizia. Per ottenere un risultato apprezzabile, è consigliabile lavare quel tipo di gres usando dell’aceto. In caso di incrostazioni, optate per il bicarbonato di sodio. Se si tratta di sporco ostinato, è consigliabile utilizzare anche il talco. Se volete dare un effetto lucido al gres rivestito da pellicole, usate un mix di aceto e cera liquida. Pulire un terrazzo in gres richede impegno e costanza. Se non avete voglia di affrontare questa incombenza, affidate la pulizia del vostro terrazzo in gres ai professionisti del pulito di EasyFeel. Chiedete il preventivo con un click.

Rossella Biasion

 

Come pulire piano d'appoggio incrostato cucina

Come pulire e quali prodotti usare per il piano d’appoggio della cucina incrostato

Non tutti i detergenti sono adatti a tutti i tutti i tipi di piani d’appoggio, alcuni consigli per non rischiare di rovinarlo

Il piano d’appoggio in cucina è una delle superfici più usate quotidianamente. Per questo motivo è anche soggetto a sporcarsi con più frequenza. Come pulire quindi efficacemente un piano da cucina incrostato? Va premesso che la scelta del detergente e del metodo da usare, è strettamente legata al materiale con cui è fatto il piano d’appoggio. L’utilizzo di un prodotto sbagliato potrebbe danneggiare la superficie. Molti piani d’appoggio sono fatti in quarzo, materiale molto duro e resistente che necessita però di essere pulito con diversi accorgimenti. Innanzitutto evitare l’uso di detergenti troppo aggressivi e di spugne abrasive che potrebbero graffiare la superficie. Ottimo invece il bicarbonato di sodio in aggiunta all’apposito detersivo che va poi abbondantemente risciaquato. Per eliminare il calcare consigliamo invece acqua e aceto. I piani di lavoro in laminato possono invece essere puliti con acqua e sapone, acqua e alcol o detersivi neutri. No ai detergenti contenenti abrasivi, perché a lungo andare intaccano la lucentezza della superficie. Se il piano d’appoggio della vostra cucina è in granito o marmo, deve essere pulito sempre con detersivi neutri o acqua e alcol. Per i piani in legno listellare è necessario usare sola acqua per una pulizia leggera, in caso di sporco ostinato aggiungere all’acqua dell’alcol. Acqua e sapone o acqua e alcol sono la soluzione ottimale anche per pulire i piani d’appoggio in Wilsonart. Come per tutti i componenti della cucina, anche la pulizia del piano d’appoggio necessita tempo e costanza. Se pensate che da tempo state trascurando la vostra casa, forse è il momento di rivolgervi a un’agenzia di pulizia. La EasyFeel, i professionisti del pulito, è la soluzione che fa per voi.

Rossella Biasion

Come pulire posate argento satinato

Alcuni piccoli accorgimenti per pulire le posate in argento satinato

Asciugate molto bene il vostro servizio di posate in argento, onde evitare la formazione di brutti aloni difficili da rimuovere

I servizi in argento satinato sono quelli per eccellenza più regali, ma anche quelli che subiscono un processo opacizzante più veloce. Questo è dovuto sia al passare del tempo, che ai frequenti lavaggi. Per mantenere la loro lucidità orginale più a lungo possibile, è necessario usare alcuni piccoli accorgimenti. Premesso che tutto l’argento può essere lavato in lavastoviglie con un normale detergente, bisogna fare molta attenzione a quelle posate che oltre all’argento, contengono anche parti in legno o plexiglas inserite nel corso della fabbricazione. Queste non devono essere inserire nella lavastoviglie. Per avere sempre posate in argento satinato lucide, c’è un rimedio già usato dalle nostre nonne. Bignosa immergere le posate in una pentola con acqua bollente e un cucchiano di bicarbonato per ogni litro di acqua. Lasciate riposare per qualche ora fino a quando quella antiestetica patina sarà sparita. Anche acqua e sale sono ottime per pulire le posate in argento satinato, seguendo lo stesso procedimento usato con il bicarbonato. Un altro metodo per lucidarle è passare del cotone idrofilo con un po’ di dentifricio. Un segreto per mantenere posate in argento satinato sempre lucide, è asciugarle alla perfezione dopo il lavaggio. L’umido infatti provoca quei brutti aloni che a lungo andare sono difficili da rimuovere. Se tenete molto al vostro servizio di posate in argento satinate, e temete di sbagliare qualcosa nell’operazione di pulizia, rivolgetevi senza esitazione ai professionisti del pulito di EasyFeel. Per un ricevere un preventivo basta un clic.

Rossella Biasion

https://www.youtube.com/watch?v=TGIqhk73ycY

Come pulire balcone ufficio da smog

Lo smog sul balcone dell’ufficio non è più un problema: ecco come pulirlo.

Alcuni trucchi per rimuovere, foglie, sporco e incrostazioni dal balcone dell’ufficio con ottimi risultati.

Il vostro ufficio è curato e in perfetto ordine, ma il balcone ogni tanto lascia davvero a desiderare. Ma quanto tempo bisogna dedicare alla pulizia dell’ufficio e come pulire al meglio senza perdere troppo tempo? Innanzitutto è importante eseguire le cosiddette pulizie di fino, almeno due all’anno: una in primavera e una in autunno. Prima di iniziare il lavoro, se avete piante sul balcone, spostatele provvisoriamente in un altro locale. Prendete una scopa di saggina, attenzione che non sia bagnata, e iniziate dalle pareti, rimuovete sporco e ragnatele, poi passate alle ringhiere e, infine, scopate energicamente il pavimento. Una volta eliminato tutto lo sporco, versate in una bacinella dell’acqua con aggiunta di sapone di Marsiglia, imbevete un panno e passatelo sulle ringhiere. Se il balcone del vostro ufficio è in cemento, sostituite il sapone di Marsiglia con l’ammoniaca, prodotto da utilizzare anche in caso di ruggine. In caso di incrostazioni ostinate, munitevi di uno spazzolino. Per evitare una nuova formazione di ruggine, passate sulle parti interessate un pennellino imbevuto d’olio. Le macchie di smog più difficili possono essere eliminate con sale fino leggermente umido, che andrà rimosso poi con la scopa. Per pulire il pavimento potete scegliere tra l’uso di acqua e ammoniaca oppure quello di un apposito detergente per pavimenti. Fate bene attenzione a non foglie secche nel canale di scolo, che potrebbero ostruire il passaggio dell’acqua in caso di pioggia. Terminato il lavaggio, sciacquate il pavimento e lasciate asciugare. Se tutto questo lavoro vi sembra troppo, rivolgetevi a una seria agenzia che potrà darvi un valido aiuto nella pulizia del vostro ufficio. Contattate la EasyFeel, i professionisti del pulito!

Rossella Biasion

https://www.youtube.com/watch?v=0lYUpiJsllU

Come pulire ruggine dal balcone

Come pulire in modo efficace la ruggine dal balcone.

Alcuni consigli fondamentali per contrastare il processo di ruggine prima che il danno diventi irreparabile

La formazione della ruggine sul balcone di casa è favorita dalle cattive condizioni atmosferiche. Spesso ci si accorge che la ruggine “ha invaso” le inferriate del nostro balcone, quando ormai è troppo tardi. In questo caso non basta riverniciare la ringhiera ammalorata, ma è necessario intervenire in modo tempestivo ed efficace. Il rischio è quello di dover cambiare la ringhiera. Le superfici di un balcone più a soggetti alla ruggine sono gli spigoli vivi, gli interstizi delle decorazioni ornamentali, le fessure degli elementi tubolari cavi e le giunzioni. Come abbiamo già anticipato, gli interventi per fermare il processo di corrosione devono essere drastici. A questo punto munitevi sia di una spazzola roteante che di una metallica, e procedete a raschiare tutti gli elementi metallici. Questo passaggio importante servirà a eliminare le parti di vernice danneggiate. Una volta eliminati residui di polvere e scaglie, prendete uno panno, imbevetelo in un solvente neutralizzante e passatelo sulla superficie interessata. Prima lasciate asciugare bene, poi applicate un convertitore di ruggine contenente una sostanza impermeabilizzante la cui funzione è quella di prevenire l’ossidazione del materiale. Ultimate, infine, il lavoro con lo smalto di finitura che dovrà essere passato almeno un paio di volte. Prima di mettervi all’opera ricordate di procurarvi un paio di guanti monouso, occhiali protettivi e mascherina antipolvere. Pulire la ruggine dal balcone richiede una buona dose di tempo, pazienza e dimestichezza nell’usare l’occorrente necessario. Se ritenete di non essere in grado di portare a termine questo lavoro in modo corretto, rivolgetevi agli operatori esperti di EasyFeel, professionisti di grande esperienza nei lavori di pulizia.

Rossella Biasion

https://www.youtube.com/watch?v=Nvrr400ZISM