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Come pulire sdraio di plastica

Come riportare la sdraio alla sua originale brillantezza.

Finalmente l’estate. Come pulire arredo da giardino in plastica.

Arrivata l’estate, la prima cosa da fare è tirare fuori dai garage l’arredo da giardino conservato lo scorso anno. In molti sanno che se si tratta di arredo di plastica sarà necessaria una bella pulita prima di poter invitare ospiti. Sdraio, tavolini e sedie in plastica in realtà richiedono una continua opera di manutenzione e pulizia così da evitare che si scoloriscano e perdano la loro colorazione originale. Se il vostro arredo da giardino è in plastica ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente. In primis è opportuno ricordarsi che, seppur in plastica, lasciarli al sole o sotto le intemperie può provocare molti danni. Poi, per pulire in maniera efficace l’arredo non servono prodotti specifici per esterno ma solo un po’ di esperienza. Qualunque sia il detersivo che deciderete di usare, basterà una piccola aggiunta alla soluzione di acqua e sapone per pulire efficacemente la plastica. Il mix perfetto infatti prevede una soluzione di acqua calda, sapone (di qualsiasi genere, possibilmente un po’ cremoso) e sale da cucina grosso. Così facendo riuscirete sia a rimuovere lo sporco ma allo stesso tempo laverete via le incrostazioni di polvere senza fatica. Il mix avrà ancora più successo se lascerete agire la soluzione sulla sdraio di plastica, la sedia o il tavolino da giardino per almeno 10 minuti. Vi basterà risciacquare con un po’ d’acqua e poi asciugare, per evitare che la polvere si ridepositi sulla superficie appena pulita.

Un altro accorgimento importante, da non dimenticare assolutamente, è di lavare l’arredo da giardino – soprattutto se in plastica bianca – al fresco.

Se non avete il tempo di ripulire l’arredo da giardino potete farvi dare una mano dagli operatori di EasyFeel. Esperti del settore selezionati con cura, gli operatori EasyFeel sapranno pulire alla perfezione ogni tipo di superfice.

Enrica Marrelli

Come pulire tastiera del pianoforte

Avete un pianoforte in casa? Ecco alcuni consigli su come pulire al meglio la tastiera.

I tasti del pianoforte sono molto delicati e richiedono molta cura, per evitare che lo strumento alteri la sua sonorità.

E’ innegabile: l’eleganza e la maestosità di un pianoforte arreda la casa. Uno strumento che sprigiona fascino, ma richiede però anche tanta cura e manutenzione da chi lo possiede. In caso contrario il rischio è quello di alterarne le qualità sonore. La tastiera del pianoforte deve essere sottoposta a un processo di pulizia costante, seguendo delle regole ben precise. Eseguire questa operazione in modo sbagliato, potrebbe compromettere la sonorità dello strumento. Pulire la tastiera del pianoforte in modo corretto, necessita anche una buona dose di tempo e pazienza. A chi non le possiede, consigliamo di rivolgersi a esperti nella pulizia come i professionisti di EasyFeel. Per ottenere un ottimo risultato, è di massima importanza pulire la tastiera del pianoforte con regolarità, evitando in questo modo l’ingiallimento dei tasti. Procuratevi un piumino in fibra naturale, possibilmente di quelli che catturano la polvere, e di un panno in cotone leggermente inumidito d’acqua. Non usate alcun detergente! Come abbiamo già evidenziato sopra, la tastiera del pianoforte è estremamente delicata e una pulizia sbagliata, a lungo andare ne altererebbe la sonorità. Aprite il coperchio della tastiera, prendete il piumino e passetelo molto delicatamente sui tasti con un movimento verticale dall’alto verso il basso. La tastiera non deve essere pulita in modo orizzontale, questo tipo di movimento potrebbe sbilanciare l’asse dei tasti. Prendete il panno imbevuto d’acqua e passate i tasti uno alla volta, sempre dall’alto verso il basso, facendo molta attenzione che non rimanga della polvere negli spazi tra un tasto e l’altro. Quando vedete che tutta la tasiera è completamente asciutta, potete chiudere il coperchio. Se pulire il pianoforte vi sembra un lavoro troppo complicato, affidate questo compito al personale affidabile e preparato di EasyFeel, società specializzata nella pulizia di casa e degli arredi.

Rossella Biasion

Come pulire l'ottone dei lampadari

Acqua, aceto, sale e farina: ecco come pulire l’ottone dei lampadari.

Vi spieghiamo come rimuovere quelle antiestetiche macchie scure sull’ottone dei vostri lampadari causate dall’ossido.

I lampadari in ottone arredano la casa, ma sono anche molto delicati. A causa del processo di ossidazione, l’ottone è soggetto alla comparsa di quelle antiestetiche macchie scure che gli danno un aspetto vecchio e poco curato. Quando si pulisce l’ottone, bisogna sempre fare attenzione al detergente usato, onde evitare brutte sorprese che potrebbero anche diventare irreparabili. Nel caso in cui vi piace tenere i vostri lampadari in ottone sempre perfetti, ma non vi sentite proprio idonei a pulirli, potete rivolgervi a EasyFeel, gli specialisti del pulito. Se siete invece portate per le soluzioni fai da te, ecco un consiglio utile per restituire all’ottone dei vostri lampadari la brillantezza originale. Procuratevi uno strofinaccio morbido, acqua saponata, 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di aceto, 2 cucchiai di sale e uno spazzolino da denti. Se il problema è solo la polvere, basta inzuppare lo strofinaccio nell’acqua saponata e passarlo sull’ottone. Se, invece, avete la necessità di lucidarlo, occorrerà strofinare con molta delicatezza con un panno morbido. In caso di ossido da rimuovere, seguite questo procedimento: dopo aver versato un po’ d’acqua in un contenitore, mettete due cucchiai di sale da cucina, due di farina e due di aceto fino a formare un composto cremoso. Una volta pronto, spalmate la sostanza sulle parti ossidate e usate lo spazzolino da denti per pulire gli intarsi. Strofinate delicamente le macchie e lasciate agire per una manciata di minuti. Procedete quindi con il risciacquo. A questo punto prendete lo strofinaccio morbido e asciugate con delicatezza. Se non siete convinti di poter fare questo lavoro da soli, affidate il compito agli operatori esperti di EasyFeel, che grazie a competenza e professionalità, eseguiranno un impeccabile lavoro di pulizia dell’ottone al vostro lampadario.

Rossella Biasion

Come pulire grandi elettrodomestici

Ormai è impossibile immaginare la vita di ognuno senza almeno un elettrodomestico in casa.

Gli elettrodomestici sono fondamentali per tutto, ci fanno risparmiare tempo e lavorano meglio di noi.

bPWeEWjMa arriva anche per i migliori elettrodomestici il momento della pulizia: più si usano, ovviamente, più si sporcano, ma niente paura: ecco dei consigli su come pulire i grandi elettrodomestici.
Calcare, grasso, unto, residui di detersivi e detergenti o di cibo, macchie di ogni genere, filamenti persi durante il lavaggio da maglie composte da tessuti scadenti: negli elettrodomestici si accumula questo e molto altro sporco. Se sono grandi, poi, come una lavastoviglie o una lavatrice lo sporco raddoppia ed è più difficile arrivare ad individuarlo e pulirlo tutto.
Per pulire l’esterno dei grandi elettrodomestici basta una spugna per piatti e del detergente specifico per il materiale che ricopre l’oggetto, per l’interno ci vuole un po’ più di attenzione e cure diverse.
Bisogna armarsi di diffusori spray per detergenti: infatti, rispetto agli erogatori a pressione o con il tappo questi oggetti permettono al prodotto di raggiungere più facilmente ogni parte interna da pulire, anche quelle poco o per niente visibili. Le parti più grandi e visibili vanno pulite con un panno morbido, quelle più piccole se smontabili vanno lavate a parte in acqua e detersivo, se fisse e nascoste ci si può aiutare a raggiungerle e pulirle con uno spazzolino o una spazzola specifica con manico lungo: assolutamente dalle setole medie, perché se sono fibre di metallo graffiano le superfici e se sono troppo morbide disperdono lo sporco invece di scrostarlo.

Se questo è un lavoro troppo difficile o vi occupa troppo tempo potete affidarvi a EasyFeel, l’azienda tutta italiana che offre il servizio più economico della media con personale certificato e sempre disponibile.

bPWeEWjBenedetta Talluto

Come pulire tende plissettate

Tende plissettate: comode ma difficili da pulire.

Come togliere la polvere dalle tende plissettate.

Per chi non ama le tende classiche o per chi non ha lo spazio per applicarle è possibile ricorrere a diverse espedienti. Uno di questi prevede l’installazione di tende plissettate o plissé che offrono numerosi vantaggi. Primo fra questi è che le tende plissettate possono essere installate su finestre di qualsiasi forma e misure. L’unica difficoltà cui può andare incontro chi decide di installare questo tipo di tende riguarda la fase di pulizia, soprattutto perché è necessario pulire ogni singolo ripiano. Per pulire le tende plissettate esistono diversi metodi e strumenti. Nella maggior parte dei casi, le tende plissettate vengono pulite con l’ausilio di vaporelle o comunque elettrodomestici simili. L’uso di questi però implica diversi passaggi il primo dei quali consiste appunto nel cospargere di vapore caldissimo le tende e il secondo – il più noioso – asciugare ad uno ad uno i ripiani. Infatti se si lasciano asciugare “all’aria” si sporcheranno immediatamente in quanto la polvere si attaccherà immediatamente alla superfice bagnata. La soluzione più efficace per pulire le tende plissettate consiste nel pulirle almeno una volta a settimana a secco, con un panno umido o antistatico. Così facendo si eviteranno fastidiose incrostazioni difficili da rimuovere.

Se è da tanto che non pulite le tende vi toccherà un lavoro immane. Se non volete fare tutto da soli potete affidarvi all’esperienza di EasyFeel. Gli operatori EasyFeel sono a vostra disposizione 24 ore su 24, anche con poco preavviso. Per prendere un appuntamento basta poco: l’iscrizione al sito e la scelta del giorno.

Enrica Marrelli

Come pulire plastica del ferro da stiro

Il ferro da stiro è un prezioso alleato per le casalinghe che però necessita di attenzioni.Mantenere in efficienza il proprio ferro da stiro è importante per una perfetta stiratura.


Innanzitutto fate attenzione alle parti in plastica, ma anche quando si stirano oggetti plastificati. Il ferro da stiro è un elettrodomestico che si compone di diverse parti e in particolare quello a vapore si compone di un serbatoio in plastica per l’acqua che è quello che si sporca più facilmente di calcare. Per pulire il serbatoio in plastica del ferro da stiro è sufficiente:

  • riempire il serbatoio per metà di acqua e aggiungere l’aceto fino al livello massimo di capienza;
  • accendere il ferro da stiro e lasciarlo scaldare per 15 minuti;
  • spegnere e farlo raffreddare;
  • scaricare il serbatoio con la soluzione di acqua e aceto;
  • riempire nuovamente il serbatoio solo con acqua e ripetere l’operazione.
  • Il ferro è nuovamente pronto per l’utilizzo.

Ma cosa fare se sulla piastra del ferro da stiro si è fusa della plastica? I ferri da stiro moderni sono dotati di piastre antiaderenti che normalmente sono auto pulenti, ma per pulire della plastica fusa dal ferro da stiro è possibile rimuoverla disponendo un foglio di carta stagnola sull’asse da stiro, cospargerlo di sale da cucina e passando sopra con il ferro caldo sul foglio di alluminio il sale funzionerà da abrasivo e aiuterà a rimuovere la plastica dalla piastra del ferro. Mai utilizzare oggetti metallici per rimuovere forzosamente la plastica. In alternativa al foglio di alluminio si può utilizzare un foglio di giornale cosparso ci polvere detergente (tipo Vim) con effetto abrasivo sulla piastra del ferro.

L’importante è seguire le istruzioni riportate sul manuale del ferro da stiro ed i consigli degli esperti. Easy Feel  – una società italiana nel settore della pulizie – offre servizi 24h su 24 7 giorni su 7 a prezzi convenienti senza rinunciare alla qualità ed efficienza del servizio, dotandosi di un personale altamente qualificato e certificato, nonché di esperienza nel settore.

Annalisa Maurantonio

Come pulire oggetti in peltro ossidato

Argenteria in peltro. Come riportarla all’antico splendore.

Il segreto per pulire oggetti e soprammobili in peltro.

Spesso scambiato per argento, molti oggetti di uso comune sono in realtà oggetti in peltro. Si tratta di un materiale particolare realizzato con stagno, piombo, rame e altri materiali. Ciò che spesso porta a confondere il peltro con l’argento è la sua lucentezza. Ma ciò che caratterizza il peltro in realtà è la patina grigio scuro che lo caratterizza. Il peltro necessita di molte cure. Non si tratta solo di spolverarlo ma anche di lucidarlo. Ed è proprio la lucidatura del peltro ad essere complicata soprattutto quando risulta ormai ossidato. In questi casi bisogna correre ai ripari. Per pulire il peltro e riportarlo alla sua brillantezza originale, se non si vogliono utilizzare i detergenti in commercio, è possibile creare una particolare pasta abrasiva mescolando alcuni ingredienti di uso comune: amido, sale fino e succo di limone. Il risultato sarà una sorta di crema gel che può essere applicata direttamente sull’oggetto in peltro oppure su un panno morbido che ne faciliterà la lucidatura.

Prima di adoperare questa pasta però è necessario rimuovere dall’oggetto in peltro ossidato ogni possibile traccia di sporco. Innanzitutto bisogna lavarlo con semplice acqua e sapone, dopodiché rimuovere eventuali residui pulendo l’oggetto con alcool.

Una volta applicata la pasta bisognerà lavare nuovamente con acqua e sapone il peltro e asciugarlo con un panno morbido e asciutto.

Se bisogna lucidare molti pezzi è meglio farsi dare una mano. Se desiderate il supporto di un esperto potete rivolgervi al team di EasyFeel. Operatori selezionati con cura e disponibili anche con poche ore di preavviso. Potete ricevere gli operatori di EasyFeel a casa con un solo click iscrivendovi al sito.

Enrica Marrelli