Capita spesso di affittare la propria casa, seconda o terza, a turisti che per qualche giorno vengono a visitare la propria città. È questo certamente un metodo che va di moda negli ultimi anni per mettere a reddito la propria abitazione attraverso siti web o circuiti organizzati (Airbnb, Booking, Housetrip, Wimdu, Homelidays, Homeaway, Temporaryhouse sono solo alcuni degli esempi dei più famosi portali).I turisti scelgono l’abitazione in cui soggiornare sulla base di numerosi fattori, non solo il prezzo, ma anche e recensioni ed il rating complessivo dell’immobile. Uno dei problemi più frequenti per mantenere un buon rating è quello della valutazione della pulizia dell’appartamento. Fonti Airbnb dicono infatti che, a parità di prezzi, proprio le pulizie sono il tasto più delicato per garantire la prenotazione. Quindi, oltre ad una bella posizione ed un prezzo consono i turisti sempre più guardano le condizioni di pulizia dell’appartamento. Airbnb permette di caricare le spese di pulizia sul proprio sito ai guest, ovverosia coloro che prenotano il soggiorno. Mediamente la somma imputata a pulizie varia tra 30 ed i 45 Euro per soggiorno sulla base della tipologia di immobile.
La maggior parte delle volte le pulizie vengono fatte fare in nero da parte di personale non specializzato con i rischi che corrono, soprattutto oggi che il settore è sempre più regolamentato (è di recente introduzione la cosiddetta “tassa Airbnb” che va a colpire con l’applicazione di una sostituzione di imposta del 21% i redditi prodotti dal portale). Easyfeel tra le altre… offre un servizio di pulizie domestiche per Airbnb ad un costo concorrenziale con il mercato nero, offrendo una ampia scelta di addetti alle pulizie tra cui scegliere.
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