Come eliminare macchie di aceto dal marmo

Il marmo trova innumerevoli applicazioni in casa e può facilmente rovinarsi.

Piani da cucina, tavoli, pavimenti sono spesso fatti in marmo, un materiale versatile, prezioso, ma delicato e facilmente soggetto a usura.

Il marmo è noto per la sua robustezza, la lucentezza, la bellezza delle sue venature, la versatilità. Nella maggior parte delle case il marmo è impiegato in cucina sia come abbellimento che come piano di lavoro e facilmente si può sporcare e macchiare con diversi agenti. Le macchie di aceto sul marmo, per esempio, se non si rimuovono nell’immediato asciugando il piano con un panno umido, sono le più corrosive.

Per eliminare le macchie di aceto dal marmo, togliere l’alone che opacizza e toglie lucentezza al marmo vi sono diversi rimedi:

  • La cera: è un prodotto naturale reperibile nei principali negozi di bricolage che serve a restituire al marmo la sua brillantezza. Si applica con il pennello sulla superficie corrosa, si lascia in posa per circa mezz’ora e poi si rimuove con un panno. Il marmo tornerà come nuovo.
  • Creme neutre per superfici marmoree: anche queste si applicano con il pennello e si usano come le cere, ma sono incolori e adatto a ogni tipo di superficie lucida.
  • Carta abrasiva 000 (fine per lucido): è una soluzione da adottare solo se l’aceto ha corroso irrimediabilmente il marmo e si utilizza strofinando la superficie con la carta abrasiva insieme a due sostanze utilizzate anche dagli orefici per la politura (una pietra sgrassante di colore beige e una lucidante di colore rosso).

Qualunque metodo si impiega, il risultato è garantito e il marmo torna a splendere come nuovo, ma qualora non aveste tempo per farlo potete rivolgervi a EasyFeel.

Annalisa Maurantonio

Come pulire computer dalla polvere

Il computer necessita di essere pulito per mantenere alta la sua efficienza.

Pulire il computer garantisce una maggiore longevità ed efficienza con notevoli risparmi di tempo e denaro.

Computer desktop e portatili sono costantemente esposti alla polvere e alla sporcizia, e l’uso quotidiano non li rende affatto immuni da tutto ciò, ma anzi li espone ulteriormente. Così come di tanto in tanto si fa girare l’antivirus o si cancellano file inutili per “pulire” il PC e mantenere la velocità e la memoria performante, è altrettanto importante curare la pulizia dell’hardware per mantenere efficiente il dispositivo.

Pulire un computer portatile dalla polvere è per certi aspetti più facile che pulire un PC desktop. Lo schermo LCD si pulisce facilmente e senza danni utilizzando semplicemente un panno in microfibra (eventualmente inumidito con acqua distillata per rimuovere sporco e impronte ostinate), mentre per pulire la tastiera e il “corpo” del PC (sia esso metallico o in plastica) si può adoperare una di quelle “gomme magiche o speciali” che si trovano nei negozi specializzati di elettronica e che servono per rimuovere lo sporco dall’acciaio. Per utilizzarla al meglio, la gomma si bagna in acqua, la si strizza molto bene e poi si pulisce il laptop (tastiera, trackpad, retro) e si asciuga con il panno in microfibra. Per eliminare le briciole dai tasti della tastiera, si può ricorrere ad una bomboletta ad aria compressa facendo attenzione a utilizzarla nel senso verticale e all’adeguata distanza per evitare di far saltare tasti o microcircuiti. Seguire sempre le istruzioni del prodotto. Quando il computer si surriscalda facilmente significa che la polvere si è infiltrata anche nel sistema di alimentazione e ventilazione per cui è necessario pulire anche l’interno del computer. Se avete abbastanza confidenza con il portatile è un’operazione che si può fare anche da soli con le dovute attenzioni e la delicatezza necessarie, seguendo le istruzioni del manuale per aprire il retro del PC e munendosi di pennello o bastoncini tipo cotton fioc da passare delicatamente sulle ventole di aerazione e sui delicati circuiti.

Per pulire il computer desktop le operazioni restano sostanzialmente simili per lo schermo e la tastiera, mentre per la pulizia del case e delle ventole di aerazione bisogna seguire le istruzioni del manuale del computer e prendere le opportune precauzioni (lavorare a computer spento e con le spine staccate, non indossare indumenti di lana, lavorare in piedi e scaricare la carica elettrostatica o indossare un bracciale antistatico). Se in ogni caso il computer è in garanzia, è opportuno non mettere mano e farlo pulire nei centri di assistenza.

Sono tutte operazioni che si possono svolgere in assoluta autonomia, ma se non avete tempo per dedicare alle faccende domestiche rivolgetevi a Easy Feel!

Annalisa Maurantonio

Come pulire la tastiera del computer

Briciole, polvere, sudore “covano” nelle tastiere dei nostri computer riducendone le prestazioni.

Pulire la tastiera del computer è una cosa che si deve fare regolarmente perché è semplice e permette di mantenere sempre efficiente il nostro computer.

Capita di innervosirsi davanti al computer perché un tasto della tastiera è bloccato o fa resistenza e non ci permette di digitare fluentemente; se si da’ un’occhiata attenta alla tastiera ci si rende conto di quanto sia sporca: impronte di sudore, residui di cibo (se si ha l’abitudine di mangiare mentre si usa il PC), schizzi di bevande come il caffè, polvere. A lungo andare, tutto questo può anche compromettere la funzionalità della tastiera (del desktop o del notebook, è indifferente), per cui si rende necessario pulire la tastiera.

Grazie ai prodotti specifici che si trovano in commercio nei negozi di elettronica, pulire la tastiera del computer è molto semplice e veloce. Innanzitutto, la pulizia si svolge a computer spento sia per sicurezza che per evitare di premere tasti e inviare comandi involontari. Tra i prodotti da utilizzare vi è una “gomma” speciale che si poggia sui tasti delle tastiera, avendo cura di farla aderire fino all’interno delle fessure dei singoli tasti. La sporcizia si attacca alla gomma e quando si toglie il prodotto, la tastiera è pulita. Un metodo alternativo per una pulizia approfondita è l’uso di apposite bombolette ad aria compressa che con l’aiuto di un sottile tubo da inserire nelle singole fessure e fila per fila, facilita l’espulsione dello sporco. Posizionare la bomboletta in verticale per evitare eventuali perdite di liquidi. Sconsigliato l’uso di pennelli, i cui peli potrebbero staccarsi e a loro volta essere causa di sporcizia; mai impiegare prodotti spray e liquidi direttamente sulla tastiera perché peggiorano e complicano la pulizia, piuttosto utilizzare panni umidi per pulire la superficie dei tasti. Qualunque sia il metodo o il prodotto utilizzato, l’importante e non forzare mai i tasti per evitare danni irreparabili (o comunque costosi da riparare).

Per evitare accumuli eccessivi di sporcizia è auspicabile pulire la tastiera del computer con regolarità e affidarsi ai consigli dei professionisti del pulito.

Easy Feel, società italiana che opera a Milano e in altre città, è l’impresa di pulizie perfetta per chi odia dedicarsi alle faccende di pulizia come questa!

Annalisa Maurantonio

Come trattare macchie su tappeto persiano

Il tappeto persiano richiede cura e tempo, ecco alcuni consigli su come trattare le macchie

Ogni tipo di macchia su un tappeto persiano deve essere trattata con un prodotto adeguato, altrimenti si corre il rischio di rovinarlo

Avete notato recentemente sul tappeto persiano del vostro salotto alcune brutte macchie. Nonostante la vostra grande attenzione, purtroppo si è inesorabilmente macchiato. Siete in dubbio se portarlo necessariamente a un apposito centro per la pulizia dei tappeti, oppure provare con un buon rimedio casalingo. Innanzitutto è necessario sapere che le macchie su un tappeto persiano non possono essere trattate tutte allo stesso modo, altrimenti si corre il rischio di peggiorare la situazione e rovinarlo. Vediamo a questo punto cosa fare a seconda della tipologia delo sporco. Nel caso di chiazze di olio, sugo o altre sostanze grasse, provate a rimuoverle con il talco. Mettetene uno strato piuttosto spesso sia sotto la trama che sul pelo. Schiacciatelo bene aiutandovi con un panno, e lasciatelo riposare per diversi giorni. Poi prendete un spazzola e spazzolatelo con cura fino a rimuovere la macchia. C’è anche un altro sistema per trattare le sostanze grasse dai tappeti persiani. Riempite una bacinella di acqua tiepida e aggiungete dell’ammoniaca. Imbevete un panno e passatelo sulle macchie da trattare. Evitate di pulire il tappeto persiano con detersivo per lavare i piatti. Pur essendo ottimo sulle macchie di grasso, ha il limite di fare troppa schiuma. Anche il bicarbonato è un detergente efficace per rimuovere le chiazze di sporco. Spargetelo sulla superficie da trattare, lasciate riposare per una quindicina di minuti, nfine completate l’operazione passando il battitappeto. Pulire le macchie su un tappeto persiano è un’operazione che necessita una certa dimestichezza nel trattare questo tipo di operazione. Se non vi sentite abbastanza sicuri e temete di combinare qualche danno, rivolgetevi a un’agenzia seria e affidabile come la EasyFeel, specializzata nella pulizia della casa.

Rossella Biasion

Come pulire le piastrelle della cucina

Consigli e accorgimenti su come pulire le piastrelle della cucina

Il risultato perfetto della pulizia delle piastrelle della cucina consiste anche nel togliere le incrostazioni dalle fughe tra una piastrella e l’altra

Pulire le piastrelle della cucina è un lavoro lungo, ma proprio per la caratteristica della piastrella, di facile esecuzione. Nonostante ciò, è bene ricordare la notevole differenza tra “dare una passata alle piastrelle” e pulirle in modo impeccabile, includendo anche la pulizia delle fughe. La questione si fa più spinosa per coloro che possiedono un vano cucina molto grande. Come già accennato, la differenza tra un lavoro ben fatto e uno mediocre la fa la pulizia delle fughe tra una piastrella e l’altra. Non bisognerebbe mai lasciar trascorrere troppo tempo per dedicarsi a questo tipo di operazione, perché si rischia di impiegare notevolmente più tempo e fatica. Nel caso le fughe fossero molto sporche, il primo passo da fare, è rimuovere con una spazzola dalla superficie tutti i residui incrostati. A questo punto versate dell’acqua tiepida in una bacinella, aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato e un quarto di acqua ossigenata. Passate la sostanza cremosa su tutte le parti da trattare e lasciate agire per una decina di minuti. Puoi rimuovete tutto lo sporco. Una volta terminata la pulizia delle fughe, riempiete la bacinella di acqua calda, versate un bicchiere di aceto di vino bianco per ogni litro di acqua, aggiungete un cucchiaio da cucina di bicarbonato e per dare un gradevole profumo mettete qualche goccia di essenza non oleosa. Prendete un panno, inumiditelo, e passatelo sulle piastrelle a muro, poi asciugate con uno strofinaccio morbido. Le fughe si possono pulire anche usando un composto con fecola di patate Se ritenete che sia un lavoro troppo lungo da eseguire rivolgetevi a EasyFeel, i professionisti del pulito. Basta un clic per ricevere un preventivo.

Rossella Biasion

https://www.youtube.com/watch?v=IlxuMVaWwrs

Come eliminare muffa dalle pareti cantina

La muffa compare quando l’ambiente è umido, non arieggiato o per infiltrazioni.

La cantina è uno dei luoghi in cui è più facile che la muffa si formi.

Le cantine, infatti, spesso non sono dotate di finestre per aerare l’ambiente o restano chiuse a lungo. Ecco perchè si forma la muffa.

Eliminare la muffa dalle pareti della cantina non è difficile con l’uso dei prodotti giusti, ma è un nemico ostinato che tende a riformarsi anche dopo la pulizia se non vi sono le adeguate precauzioni. Inoltre, la muffa comporta anche un cattivo odore che è altrettanto ostinato da eliminare.

In commercio esistono numerosi prodotti che si possono applicare sulle pareti per rimuovere la muffa ed evitarne il riformarsi, prima di ritinteggiare. A volte è sufficiente trattare la parete con acqua e candeggina, oppure ricorrere alla creazione di miscele naturali con ingredienti facilmente reperibili come il sale fino (250 gr), l’aceto bianco quanto basta per inumidire il sale, 1 cucchiaino di olio di tea tree e 4 cucchiai di acqua ossigenata da aggiungere al composto di sale e aceto. Questi ingredienti mescolati insieme costituiscono una pasta abrasiva efficace contro le muffe che si formano sulle pareti della cantina. Si applica alle pareti utilizzando una spazzola e una spugna sfregando con energia.

Se l’ambiente della cantina è ampio e fortemente danneggiato dalla presenza della muffa, tanto da aver “contaminato” anche gli oggetti ivi riposti, sarà necessario procedere anche alla rimozione della muffa dagli oggetti stessi (tessuti, mobili o casse in legno, materiale edilizio come piastrelle, mattoni). Sarà probabilmente opportuno rivolgersi ad un aiuto esterno, svuotare la cantina e procedere con la pulizia.

Le grandi imprese di pulizia offrono anche servizi specifici di pulizia per eliminare la muffa dalle pareti di una cantina.

Easy Feel, è un’impresa di pulizia tutta italiana che sarà in grado di aiutarvi ad eliminare la muffa dalle pareti della cantina qualora voi non riusciste.

Annalisa Maurantonio

Come stirare camicie di seta

La seta è una fibra tanto delicata all’apparenza quanto resistente, ma bisogna saperla trattare.

Stirare camicie e capi in seta richiede molta accortezza, temperature basse e un po’ di pratica, ma se ben fatto il risultato è eccellente grazie alle fibre robuste del filato.

I capi estremamente delicati o estremamente difficili da trattare solitamente vengono portati in lavanderia per evitare di sciuparli e affidarli così alla responsabilità di persone esperte. Le camicie di seta sono tra le tipologie di capi delicati che si preferisce far lavare e stirare in lavanderia o alla propria donna delle pulizie. Ad ogni modo, si può risparmiare imparando a stirare le camicie di seta da soli seguendo pochi e semplici accorgimenti.

A seconda delle indicazioni riportate sull’etichetta del capo, si può lavare la seta sia a secco che in acqua a basse temperature e con poco detersivo. Dopo il lavaggio, la seta tende a presentarsi abbastanza grinzosa, per cui la stiratura va effettuata ponendo il capo tra due asciugamani (se non è possibile regolare la temperatura del ferro da stiro) o utilizzando un ferro a vapore, perché l’umidità tende a distendere le fibre della seta e facilitare la stiratura. Se il ferro da stiro è regolabile, è sufficiente posizionare la modalità di stiro su “rayon” o sulla temperatura più bassa. È preferibile stirare la camicia di seta sul rovescio con movimenti rapidi e senza pressioni; se durante la stiratura, la seta tende ad attaccarsi al ferro vuol dire che la temperatura è troppo alta per cui è necessario ridurla o stirare il capo frapponendo un asciugamano. Durante la stiratura, il tessuto di seta sembra più lucente proprio per effetto della reazione tra la fibra e il calore. Dopo aver stirato bene la camicia è importante lasciarla raffreddare prima di indossarla o piegarla e conservarla.

Che siate voi personalmente a stirare una camicia di seta o la affidate alle cure di altri è importante farlo con abilità e attenzione per non rovinare il capo. Chi si rivolge ad Easy Feel sa che il personale messo a disposizione è qualificato e certificato, oltre che ricevere un servizio assicurato contro ogni imprevisto. L’azienda di pulizie ha sede Milano e in molte altre città italiane, scegliendo tutti i suoi dipendenti in base a esperienze e prove tecniche. Tutto ciò rende l’impresa affidabile e competitiva. Il cliente può usufruire di servizi a prezzi convenienti, su richiesta e 24hsu24.

Annalisa Maurantonio